Banana Phorum
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1  General / General / Re: Raduno 2014 inserita:: 06 Ottobre 2014, 20:46:21
Eppure mi parevi proprio te, con la maglia Brazil, quello di Pescia. Ora mi devi dire di dove sei sennò non avrò pace.

Ah proposito: ma mica sarai nato il primo ottobre? Come la Repubblica Popolare Cinese ed anche, più modestamente, il sottoscritto?


p.s. questi smiles erano proprio bellini :D 
2  General / General / Re: Raduno 2014 inserita:: 29 Settembre 2014, 20:09:34
omg ciao sciz <333
ti stavo pensando proprio un po' di tempo fa, non ricordo come mai mi fossi tornato in mente x)

Il ragazzo di Pescia era Andvy, quello coi capelli rossi era Pokemaster, e c'era anche Stiv <3

Il forum è stato abbastanza abbandonato, come puoi notare x(
Io lo visito ancora spesso per evitare che gli spambot postino link di viagra porno ed altra roba per la quale potrebbero anche incriminare Diggio, al nome del quale è registrato il dominio lololol
Ogni tanto passano anche Davk, IRDG (a te ignoto, suppongo) e Pig a postare qualcosa
Dj è praticamente sparito, non è neppure venuto agli ultimi 3 o 4 raduni che abbiamo fatto D:

Va bene direi, tu? Cosa fai di bello? :D
Sei passato "giusto in tempo", visto che se a febbraio Davk non vorrà accollarsi il pagamento intero del dominio c'è la possibilità concreta che il forum sparisca D:

Ahaha, sai com'é ogni tanto ritornano alla mente cose e persone strane.

Comunque ora che mi ci fai pensare di quel famoso raduno mi ricordo meglio anche gli altri (anche se devo ancora ritrovare la foto amarcord che mi ha fatto tornare qui. Al solito: mai mettere a posto le cose, che poi si perdono definitivamente!).
Ricordo Dj era una teppa ( in senso buono ed :D), Andy era il più maturo, Pokemaster il più piccino - l'accompagnò suo babbo!- e Stiv me lo hai fatto tornare a mente te, che eri il più distinto della banda, ahah. Ricordo anche che s'andò a mangiare una pizza, che si trovò sul momento la stanza d'albergo per la sera stessa...e che si passarono un paio d'ore in feltrinelli (incredibilmente mi ricordo anche i libri che comprai, mentre se penso a cosa ho mangiato ieri a cena buio totale ç_ç)

Tornado all'attualità, per quanto mi riguarda diciamo tutto bene. Ho finito gli studi, un po' girellato, lavorato un annetto fuori; dal 2011 sono tornato e lavoro vicino firenze. E clamorosamente non ho fatto più raduni "internet".

Voi che dite e/o fate?
3  General / General / Re: Raduno 2014 inserita:: 27 Settembre 2014, 19:53:35
oibò.

L'altra sera, mettendo a posto della vecchia roba su hard disk, tipo foto di viaggi e pacciame vario, ho ritrovato un vecchio relitto digitale, ovvero una foto di un raduno(il primo?) del banana phorum. Allora mi sono detto: oibò, ma chissà se quell'ameno luogo esiste ancora. Ed eccomi qui.

N.b. forse mi ricorderete meglio come scizorfanatic, ma non sono sicuro.

N.b. Al fantomatico raduno (saranno passati quasi 10 anni, ero una semi-matricola universitaria) c'erano AA, DJ, un ragazzo di Pescia di cui non ricordo il nick, un ragazzino coi capelli rossi, e non ricordo chi altro, visto che ho riorganizzato sta roba ed ora non la ritrovo.


P.s. Come va?
4  General / General / Un Saluto inserita:: 08 Marzo 2008, 16:22:37
Un vero e proprio salto nel passato, rivedere quel nome, "Johnnyzor". Mi sono sempre chiesto chissà che fine avessi fatto, visto anche che vennero fuori delle pseudo-leggende sul nome "Johnnyzor".
Comunque è un piacere risentirti. Mi stupisce il fatto che tu all'epoca avessi 17 anni: a me parevi un "gigante" per maturità. Forse ero io ad essere troppo piccolo, anche per i 14 anni che avevo.

Ripeto, è stato davvero una piacevole sorpresa il risaperti vivo e vegeto (quando me l'ha detto AA, avevo una canzone ad altissimo volume, dei Pink Floyd credo, è stato il tutto un po' surreale).

Ah, il sottoscritto è Scizorfanatic
5  General / Pictures Of Innocence / Che leggete? inserita:: 17 Settembre 2007, 15:34:53
Di Dostoevskij ti consiglio non di evitare, ma almeno di non privilegiare le opere minori come "Il giocatore", "Il sosia" o "Le notti bianche".
Non che non siano carine, ma rispetto ai romanzi capitali (Idiota, Delitto e castigo,Karamazov, Demoni...e forse anche Adolescente e Memorie dal sottosuolo) valgono poco.

Voglio consigliarvi due libri, uno divertente, l'altro drammatico:

Palazzeschi-Sorelle materassi
Capote-A sangue freddo
6  General / Pictures Of Innocence / Che leggete? inserita:: 18 Giugno 2007, 18:25:39
Citazione
L'Orlando? ma è splendido! ;_;

Io ho letto l'altro giorno un libricino carinissimo.. "Esercizi di stile", una traduzione dal francese di Eco. Bellino :D
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Certo che è splendido. Ma che fatica portarlo in fondo.

"Esercizi di stile" non è di Queneau?
7  General / Pictures Of Innocence / La Cineteca del Bananaphorum inserita:: 16 Giugno 2007, 15:09:39
Secondo me il primo film con Gene Wilder è assai superiore a la versione di Burton de "La fabbrica di cioccolato". Inoltre Wilder batte Depp 10-0.
8  General / Pictures Of Innocence / Che leggete? inserita:: 16 Giugno 2007, 15:08:17
Burp, ho appena finito il "Furioso". Che fatica.
9  General / General / Raduni Bananici inserita:: 11 Giugno 2007, 18:33:42
A Genova penso che salvo catastrofi naturali potrei venire. Magari solo per qualche giorno, ma comunque potrei venire.
10  General / Today In The World / I giovani infelici inserita:: 24 Maggio 2007, 19:35:27
Di quale puntata parli, utenteconl'avatardelsederechesballonzola?
11  General / Pictures Of Innocence / Razzie Awards inserita:: 10 Maggio 2007, 20:19:41
Un gran film non è, ma da qui a metterlo accanto a robaccia simile...
12  General / Today In The World / I giovani infelici inserita:: 10 Maggio 2007, 20:12:19
Allora, premetto che dopo essermi letto quest post omerici, così pregni di significato e di argomenti, mi sento svuotato e quasi paralizzato di fronte al pensiero di una replica.
Aggiungo solo un paio di cosette:


Citazione
Qualcosa di più del mero nozionismo, dici? E cosa pensi che possa darti la scuola (soprattutto quella pubblica)? Innanzitutto servono dei professori ben preparati e ben disposti (con la passione e la capacità di insegnare), e non ne è pieno il mondo. Poi servono degli studenti ben disposti ed interessati. Se fai un sondaggio tra i tuoi coetanei ti renderai conto che il numero di quelli che il sabato sera preferiscono leggersi l'Eneide o la Critica della ragion pura a casa (o perché no, in gruppo) piuttosto che andare a bere/ballare in un qualsiasi pub/discoteca è bassissimo, e forse è perfino uguale a zero. La scuola è una realtà e deve fare i conti con una realtà che è ben diversa da quella che possiamo desiderare. Non puoi organizzare la scuola pubblica sperando che almeno l'80% dei ragazzi sarà interessata tanto alle funzioni esponenziali quanto al pensiero di Pomponazzi (ma neanche a Kant), tanto alla vita di Garibaldi quanto alle poesie di D'Annunzio. Significherebbe essere SCEMI, non solo pazzi. Sappiamo bene che almeno un terzo (e mi sto tenendo molto basso) di quelli che stanno alle superiori se ne fregano di quello che fanno. E a dir la verità di gente così ne sono piene anche le università (e non solo dalla parte degli studenti), ma tralasciamo.
Il problema è che tu pretendi una buona istruzione, per la quale è necessario non solo l'interesse per l'argomento trattato, ma anche una discreta voglia di studiare e soprattutto l'intelligenza. La voglia di studiare, in un modo o nell'altro, se l'argomento ti interessa (o se semplicemente vuoi dei buoni voti), te la fai venire. L'interesse puoi perfino fartelo nascere, con qualche sforzo. Ma per l'intelligenza non c'è santo che tenga. La capacità critica che tu desideri non nasce dal nulla. Per germogliare ha disperatamente bisogno di un terreno fertile, e il terreno fertile è il ragazzo interessato ed intelligente. E non parlo dell'intelligenza come di una cosa comune e di poco valore, sia ben chiaro; di persone realmente intelligenti, che sono destinate ad eccellere (non per forza a raggiungere fama mondiale, eh), non ne è pieno il mondo. Sono elitario? Sì, probabile. Ma devi ammettere che la realtà è questa, ti piaccia o meno. Le persone che hanno: 1) la possibilità di studiare; 2) la voglia di studiare; 3) l'interesse per ciò che studiano; 4) il cervello per eccellere sono davvero poche. E la scuola, purtroppo, non può alzarsi al loro livello, ma deve abbassarsi al livello medio dei ragazzi del giorno d'oggi. Il vostro gruppo l'ha capito, e ha capito anche come uscire da questa situazione orribile. Si dice giustamente aiutati che Dio t'aiuta: voi datevi da fare, coltivate i vostri interessi, ampliate la vostra cultura. Un giorno potreste raccoglierne i frutti (perfino in fama e denaro), ma sappiate che il premio della conoscenza è la conoscenza medesima: La cultura è il miglior viatico per la vecchiaia (Aristotele) [confesso che l'ho presa da Wikipedia, perché cercavo la citazione di un altro filosofo che ha detto una cosa come "impara tutto e vedrai che nulla è inutile", ma non ricordo neanche chi fosse :(].


Non so chi sia il filosofo della tua citazione, ma leggendo le tue opinioni sulla scuola e sul suo "innalzarsi" o "abbassarsi" allo studente mi ricordi molto Gentile.
Detto questo mi sento di sottoscrivere il messaggio qui sopra.
La critica al nozionismo scolastico è una di quelle idee originali che passano per la mente al 90% degli scolari.  Col passare del tempo si capisce che anche la nozione ha un suo ruolo base nella costruzione delle fondamenta di un pensiero critico.

Relativamente all'individualismo come valore, c'è da chiarire che esso è IL valore  fondante del capitalismo borghese (e dunque è il valore alla base della nostra società). Detto questo, non so quanto l'assimilazione dell'individualismo alla dimensione interiore del "conosci te stesso" alla quale faceva riferimento AA sia possibile o quantomeno applicabile alla realtà, laddove l'individualismo è solo un germe utilitario, legato al profitto, alle barche, alle piscine, alla roba in generale. Parlare di  dimensione individuale interiore, di ricerca introspettiva atta a sfornare considerazioni sull'esistenza (Ognuno sta solo sul cuor della terra/trafitto da un raggio di sole) mi trova anche d'accordo, ma vorrei affermare che, almeno da parte mia, c'è anche una forte tendenza all'uscire dalla dimensione individuale per abbracciare quella che può essere chiamata una pulsione cristiana, umanista, relativa al prossimo.

Citazione
Sono molto d'accordo con il tuo discorso finale, ma.. dalla tv si può uscire, ci sono metodi per non rimanerne succubi, e molti di noi ne sono una prova. Com'è possibile invece che la maggioranza cada fra le sue grinfie, è la vera domanda..

E' molto più facile di quel che si pensi essere non succubi, ma almeno dipendenti dalla televisione. La definizione di televisione che preferisco dare è quella di J.Condry, che la definiva "Ladra di tempo e serva infedele". Non ci se ne rende conto, ma la televisione, anche tra molte persone che sostengono di non farne uso, è una abitudine che assorbe tempo. Anche se si tratta di un film dopo cena, anche se si tratta dei soliti programmi (quanta gente conoscerò che dice "guardo solo i simpson" e poi magari ha visto lo spezzone di Striscia, poi Blob, poi dieci minuti di reality e via dicendo) la televisione succhia una percentuale di tempo in una giornata che non può essere restituito. E lasciarsi trascinare nel vortice non è difficile, è semplicemente segno d'inerzia, specialmente con la tv d'oggi, che cattura l'attenzione dello spettatore con un frizzo, con una parola scomposta, con un litigio, con una curiosità, con una ragazza in shorts. E' uno strumento totalmente passivo, che al minimo contatto induce all'abuso.
Non è paragonabile l'approccio televisivo a quello di un libro. Non importa prendere "L'ulisse" o "L'uomo senza qualità", per dire due libri molto complessi, ma basta considerare un qualsiasi romanzo, anche elementare e avvincente. Per offrire qualcosa necessita di una attività intellettiva nettamente superiore. Ha bisogno non solo di assoluta o quasi concentrazione, ma mette anche in funzione capacità immaginative molto superiori. Per non parlare della complessità dell'operazione in sè che distingue la decodifica di un insieme di simboli grafici, da quella di una sequenza di immagini, per definizione più immediate e alla portata di tutti.
Quindi è assolutamente normale che sia molto più facile un approccio televisivo.
13  General / Pictures Of Innocence / Razzie Awards inserita:: 08 Maggio 2007, 19:37:18
A parte puttano in saldo (non so, ne vidi qualche spezzone e pensavo fosse un film quasi drammatico), boh, mi sembra che alcuni premi li abbiano sballati di brutto. Tipo Gus Von Sant, Benigni e Cimino.
14  General / Pictures Of Innocence / La Cineteca del Bananaphorum inserita:: 08 Maggio 2007, 19:29:41
Bello Il viale del tramonto. Sul fatto che sia il film "più metacinematografico", ho dei dubbi. Peraltro mi pare inutile fare una classifica...
Grandissima l'idea di dare quel ruolo a Von Stroheim.
15  General / Today In The World / I giovani infelici inserita:: 08 Maggio 2007, 19:22:54
Citazione
Mi sembra la stessa questione che ho dibattuto tempo fa in un tema il cui titolo si può brevemente sintetizzare in "Crisi di valori".

Data la sua banalità, ho tentato mestamente di difendere la generazione a cui faccio, e a cui anche Dark fa, parte. Il problema fondamentale è questo: siamo certi che la carenza di valori sia un fatto negativo, di per sè? Io non ne sono affatto sicuro, e due esempi mi balzano subito alla testa, uno attuale l'altro letterario:

a) nessuno può mettere in dubbio che un kamikaze abbia ideali fortissimi (cavolo, si uccide per un'idea - umanamente una persona che stimo perfino). eppure.. eppure crede in qualcosa che noi riconosciamo come sbagliato. il problema è che tutto è relativo, ergo possiamo forse correre il rischio di sbagliarci e di credere -noi, noi civiltà europea- in qualcosa di erroneo mentre i valori corretti in cui dovremmo credere sono appunto quelli di un ipotetico kamikaze?

b) Leopardi stesso nei suoi scritti afferma (vado a braccio :D) che invidia i morti giovani (e Silvia stessa) perché non hanno visto le loro illusioni cozzare duramente contro la realtà, e gli animali (vd "Il passero solitario") perché hanno solo l'istinto e non la ragione.. ergo non fanno forse bene a non interessarsi della cultura e del raziocinio, perché portatori spesso di tristezza e malinconia?

certo, senza il raziocinio non saremmo dove siamo adesso, ma evidentemente le profezie teoriche kantiane del "se tutti facessero quello che faccio io, cosa succederebbe?" sono solo un effimero volo pindarico, perché ciò puntualmente non accade.. ergo, mentre 'loro' se ne fregano, 'noi' no.

La letteratura e la filosofia - come buona parte del panorama scolastico, in particolar modo, questo a parziale difesa va detto, se ci sono dei professori incompetenti, sono considerate vetuste e lontane.

La frenesia serve perché siamo una generazione svogliata, una generazione che non ha mai eroso le labbra dell'amante in un bacio violento come sa essere l'amore ma ha sussurrato la frase della boyband scelta a caso su un programma di sms squallido alla prima tipa appetibile che vede. Una generazione svogliata che si rende e che è resa svogliata. I nostri mali sono il volemose bene e i compromessi, il voler ostentare diplomaticità quando forse servirebbe una dittatura nei propri sentimenti e una chiarezza nel proprio essere.

Siamo i figli di mezzo della storia..
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Cito il post di Dj, ma rispondo anche al messaggio principale. Noto nelle vostre parole un tipo di pensiero che a lungo è stato anche mio, ma che adesso sento molto più in discussione.(Madonna quanto mi sto sul cazzo con 'sto tono da professore....ehm)

Sulla questione alzata riguardo all'esempio del Kamikaze, che DJ affianca come contraltare alla cosidetta crisi dei valori o "modernità liquida", come si usa dire, penso che sia troppo enfatizzato nel paradosso quest'esempio. Ovvero, l'essere Kamikaze è una scelta estrema, una scelta che viene fatta laddove non c'è via d'uscita, laddove la religione non è solo un "valore forte", ma è veramente un fondamento base della cultura, senza la quale crolla l'intero sistema.
Da noi la secolarizzazione ha portato un cambiamento di questo paradigma, che adesso è sempre più orientato verso la vita materiale e l'individualismo.
La "crisi dei valori" sarebbe una degenerazione del processo qui sopra. Ma anche qui, seppure ci siano degli spunti, mi sembra che il dibattito capace di venirne fuori sia troppo ampio. Quali sono i valori che stanno venendo meno? Se vengono sono sostituiti da altri? Ed è realmente una perdita lo smarrimento di certi timori?
Ripeto il dibattito è lungo e complesso. Non va estremizzato altrimenti diventa esile e senza uscita.

Sul Leopardi, la sua polemica è con la natura, in quanto matrigna in grado di farci vivere una "verde etate" per poi togliercela bruscamente. Ma tutto il suo discorso, a mio avviso, nonostante anche qui ci siano mille sfaccettature, si identifica con un enorme rimpianto, con una enorme malinconia e pessimismo derivante da un forte amore per la vita, che si esprime al suo massimo grado in gioventù. E non va letto come una polemica contro la cultura o il sapere, perchè senza di esso non vi è sì il dubbio e la disperazione materialistica, ma non vi è neanche il pieno godimento dell'esistenza, che altrimenti scivola sulla pelle sotto forma di eventi dei quali si perderà memoria. In fondo, Leopardi stesso guarda con disprezzo i suoi rozzi compaesani recanatesi, apostrofandoli per la loro ignoranza e la loro superficialità.

Sul discorso in generale sui giovani, sulle generazioni, direi che anche qui bisogna evitare di costruirsi dei luoghi comuni (che comunque esistono). Ovvero, non è che ci sono generazioni stupide o barbare a fronte di altre. Se prima si leggeva di più non è detto che lo si facesse per amore della cultura. A parte il fatto che la letteratura è stata a lungo un ambito a pannaggio esclusivamente aristocratico c'è da dire che anche prima si leggeva quello che andava di moda, anche se faceva schifo o quello che risultava accettato, anche se era mediocre. Non è che i giovani di oggi in quanto in crisi di valori non amano la cultura. C'è da dire che è normale che con un mezzo totalizzante come quello televisivo, diffusissimo, e con un accesso di massa all'industria culturale è assolutamente regolare che vi sia un impoverimento o una diminuzione delle percentuali di lettori.
Quando parlo con persone di 40-50 anni, che mi dicono di aver letto "Guerra e pace" perchè all'epoca andavano di moda i russi, non è che penso siano una migliore generazione. Penso che oggi, tra la pletora di alternative alla moda, ce ne sono parecchie che non valgono niente...e siccome il contesto ha un ruolo fondamentale nel formare l'individuo, fate voi il due più due.

Boh, spero di esser stato chiaro, forse ho scritto cose di cui, alla prossima lettura mi pentirò, ma tant'è. La messa è finita. =P
16  General / Pictures Of Innocence / I vostri film preferiti inserita:: 08 Maggio 2007, 18:52:05
Se vi piace la fantascienza, vi consiglio Solaris. Mi raccomando, non il pattume di remake di Sodenberg con Clooney, ma l'orginale di Tarkovskij.
17  General / For Those About To Rock / subsonica inserita:: 10 Aprile 2007, 19:43:01
Se non sbaglio era quel genovese di Digey a fare un capo tanto a tutti con la suddetta canzone. Non l'ho mai ascoltata. Però delle diverse canzoni che conosco dei Subsonica ce ne sono diverse non brutte. Mi vengono a mente Colpo di pistola, Radioestensioni, Liberi tutti, Nuvole rapide.
18  General / General / Buona Pasqua inserita:: 10 Aprile 2007, 19:40:40
Auguri in ritardo!
19  General / Pictures Of Innocence / Che leggete? inserita:: 05 Aprile 2007, 18:53:05
Ah, ecco. Beh, in bocca al lupo.
20  General / Pictures Of Innocence / Che leggete? inserita:: 04 Aprile 2007, 19:00:55
Citazione
Ho anche iniziato Le storie di Giacobbe di Thomas Mann (con l'intenzione di leggere tutta la tetralogia, ma ho lasciato perdere perché ho perso il libro. @_@)
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Penso tu intenda "Giuseppe e i suoi fratelli" di Mann (che è un autore che apprezzo molto. Ho letto "La montagna incantata", "Tonio Kroger" e "La morte a Venezia". Sono intenzionato a leggere un altro paio di sue opere, ma la tetralogia non mi invoglia).
Si Marquez, non so che dirti, ho letto solo i Cent'anni.
21  General / Pictures Of Innocence / Che leggete? inserita:: 01 Aprile 2007, 19:16:15
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Il ritratto di Dorian Gray, di Wilde [sì, solo ora :(]
Controcorrente, di Huysmans
Il Piacere, di D'Annunzio[div align=right][snapback]27029[/snapback][/div]

"Tu sei l'impero alla fine della decadenza". =P

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L'asino d'oro, di Apuleio
La nausea, di Sartre
Lo straniero, di Camus
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L'asino d'oro è meraviglioso. Ricordo delle scene di quel libro pazzesche. Se ti è piaciuto, non trascurare il Satyricon, qualora non lo avessi letto.

Circa Sartre e Camus, due classici dell'esistenzialismo. Sinceremente Lo straniero mi ha colpito molto di più rispetto a La nausea, penso sia normale.
Gli altri testi neanche li commento, grandissimi classici.
22  General / Pictures Of Innocence / Che leggete? inserita:: 31 Marzo 2007, 19:27:57
Volevo espandere all'intero universo letterario il messaggio di AA su Il Piacere.

Sarebbe divertente parlare dei libri in corso di lettura, sentendo opinioni altrui, no?

Beh, inizio io. Sono impegnato con "Nanà" di Emilio Zola.
23  General / General / Dalla Russia con furore inserita:: 31 Marzo 2007, 19:14:35
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Citazione
Oh! Ciao! Ti invidio. Dovrei andarci in estate, a fare un giro a Pitroburgo e a Mosca. Nel frattempo rosico.
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Fallo, che ne vale la pena (e le vie di Dostoevskij sono veramente belle, nonché il tanto decantato - da Gogol' - Nevskij Prospekt).

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"[...] un giorno sulla Prospettiva Nevskij, per caso vi incontrai Igor Stravinskij" =D

Mi raccomando, fatti la foto alla statua del sommo poeta Puskin.
24  General / General / Dalla Russia con furore inserita:: 25 Marzo 2007, 19:31:35
Oh! Ciao! Ti invidio. Dovrei andarci in estate, a fare un giro a Pitroburgo e a Mosca. Nel frattempo rosico.
25  General / Today In The World / Nessuno fa le condoglianze? inserita:: 06 Marzo 2007, 19:43:13
Citazione
..Spero che tu ti riferisca a Prodi e non a me o_o
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Il solo fatto che tu ti sia sentito chiamato in causa è preoccupante. Comunque dicevo a Prodi :D
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